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Nel caso dei donatori di organi, essi sono sottoposti al prelievo dell'organo ( i trapianti più diffusi sono cuore, fegato, intestino, pancreas, rene, polmone), per poi essere trapiantati nel corpo del ricevente (il soggetto a cui viene trapiantato l'organo); oltre ad organi possono essere trapiantati tessuti come: osso, cornea, midollo osseo, cute). Oppure possono essere impiantati insiemi complessi come ad esempio le mani.
Il trapianto inoltre può essere di due tipologie:
- ortotipo, ovvero che l'organo che non funziona viene rimosso ed al suo posto viene inserito l'organo del donatore;
- eterotopico o ausiliario, ovvero l'organo non funzionante rimane al proprio posto, ma viene affiancato dal nuovo organo.
Inoltre c'è da sapere che la donazioni di organi può essere eseguita da donatori cadaveri, oppure da donatore vivente.
Autotrapianto: elimina il rischio di rigetto e l'esigenza di farmaci immunosoppressori. È un'opzione che si presenta nel caso di interventi programmati, nei quali può rendersi necessario un trapianto di organi o tessuti;
Allotrapianto: trapianto di organi o tessuti tra due diversi soggetti della stessa specie. Può essere più a rischio di rigetto;
Isotrapianto: il donatore e il ricevente sono geneticamente identici (come ad esempio nei gemelli);
Xenotrapianto o trapianto da animale (trapianto di organi, tessuti o cellule tra organismi di due specie diverse).